MIA VITA VORREI SCRIVERLA CANTANDO (LA)
di BUTTITTA IGNAZIO; BUTTITTA E. (CUR.)
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- Titolo: MIA VITA VORREI SCRIVERLA CANTANDO (LA)
- Autore: BUTTITTA IGNAZIO; BUTTITTA E. (CUR.)
- Illustratore: 0
- Editore: SELLERIO EDITORE PALERMO
- Collana: LA MEMORIA n° 432
- Anno: 1999
- EAN: 9788838913433
- Pagine: 364
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 850 LETTERATURA
Classificazione CEE
- FA NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA (DOPO IL 1945)
L'ultimo interprete della poesia epica, rivive nei tratti della variegata umanità che canta e comprende. Contini, Carlo Levi, Pasolini e Sciascia raccontano il cantastorie e rendono omaggio alle sue innate capacità espressive. Scritti di: Gianfranco Contini, Carlo Levi, Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia. Una voce senza tempo narra la vita e la morte, l'amore e l'odio, narra le occasioni che si trasformano in lirica. Ignazio Buttitta se ne è andato da due anni ma la sua presenza si è fatta sospiro. Più che le rime, le storie e i ritmi del grande poeta siciliano questo libro offre la sua anima, la passione del trasferire in poesia ogni momento costruendo quella che definiamo memoria ma che in fondo è un piccolo ramo che lega il nostro esile passaggio all'albero genealogico dell'esistenza. Delle sue innate capacità espressive parlano Gianfranco Contini, Carlo Levi, Pier Paolo Pasolini e Leonardo Sciascia costruendo un ritratto che diventa racconto, il racconto di un interprete, forse l'ultimo, della poesia epica. I testi qui raccolti (1923-1983) offrono al lettore quella che Sciascia definiva «la parola-voce, il poetare che coincide con l'esistere», una umana carrellata su contadini e operai, emigranti e intellettuali, scioperanti e mafiosi, banditi e carabinieri. Vicende inventate per essere dette o cantate alla gente ma che possono benissimo stare dentro un film, uno spettacolo, storie senza età e senza limite, proprio come le passioni di Buttitta. Ignazio Buttitta (Bagheria, 1899-1997) esordì nel 1923 con la raccolta di versi dialettali Sintimintali. Dopo un lungo silenzio durante il regime fascista, Buttitta pubblicò Lu pani si chiama pani nel 1934, cui seguirono, tra le altre raccolte, La peddi nova (1963), La paglia bruciata (1968), Io faccio il poeta (1972, Premio Viareggio) e Pietre nere (1983). Questa casa editrice ha pubblicato La vera storia di Salvatore Giuliano (1997).